ANELLO CERONDA MOUNTAIN BIKE (ACM) è così denominato perché si sviluppa principalmente formando tappe ad anello alternate a tappe di collegamento e si estende per gran parte nella valle del Torrente Ceronda.
Il percorso è caratterizzato da sezioni dalle caratteristiche differenti: una parte montana e panoramica, lungo i pendii del Massiccio Ultrabasico di Lanzo, e una parte pressoché pianeggiante che, ai piedi del gruppo montuoso prealpino, costeggia l’area protetta del Parco Regionale La Mandria. In entrambe le sezioni del percorso si susseguono contesti ambientali di pregio, alcuni tratti del percorso offrono un panorama sconfinato su Torino e la Pianura Padana. Lungo le antiche mulattiere e le strade rurali si attraversano i centri abitati, le zone agricole e il patrimonio storico e culturale dei Comuni della Bassa Valle.
Partendo da Lanzo Torinese e raggiungendo inizialmente il Parco del Ponte del Diavolo a Lanzo, il percorso si articola in 5 tratte che caratterizzano l’esperienza in modo vario e richiedono abilità molto differenti tra loro, è consigliabile quindi individuare il tratto più idoneo alle proprie capacità per godere al massimo del percorso tenendo presente che la percorrenza di tutte le tappe è adatta solo ai più esperti. Le diverse tappe o tratte, sono state classificate secondo le caratteristiche del percorso e le abilità richieste riferendosi alle diverse discipline della Mountain Bike.
Prima di intraprendere il percorso, il fruitore dovrà considerare attentamente la classificazione e valutare le condizioni meteo che possono alterare le condizioni naturali del percorso (fango, ghiaccio, foglie a terra). In ragione della vicinanza ai centri abitati in ogni tratto i posti tappa sono costituiti dalle piccole strutture turistiche e agrituristiche tipiche delle borgate che si incontrano e, in minima parte, da rifugi montani.
I percorsi si svolgono su sentieri e mulattiere opportunamente segnalati e in buona parte su strade
bianche rurali e su piste forestali. La lunghezza di alcune tappe e le caratteristiche del terreno richiedono un buon allenamento e ottime capacità tecniche, ma la classificazione di ogni tratta ne permette la corretta e responsabile valutazione in anticipo.
Essendo un percorso di concezione circolare è possibile accedere da qualsiasi punto ma è vincolante il senso di marcia indicato per evitare passaggi difficilmente percorribili in senso opposto e scongiurare incidenti. L’itinerario offre la possibilità di variare il percorso congiungendosi all’area del Parco la Mandria, alle tratte di Corona Verde e di Stouring, si avvicina inoltre agli itinerari cicloturistici della valle di Susa e della Corona di Delizie delle residenze Sabaude.
TAPPA 1 - Tratto Val Ceronda e Stura di Lanzo
Partendo dal Movicentro di Lanzo Torinese si segue la ciclabile/pedonale che conduce all’ingresso del parco del Ponte del Diavolo.
Attraversato il parco lungo l’ampio sentiero (precedenza ai pedoni), eventualmente conducendo la bici a mano nei brevi tratti di sentiero sconnesso. Giunti nei pressi della Casa del Parco e attraversata l’area attrezzata imboccare la salita verso Regione Montebasso. Dopo pochi chilometri, al bivio segnalato, scendere verso Cafasse. Raggiunta la strada provinciale SP1, (massima attenzione al traffico veicolare, percorrere alcune decine di metri in direzione Lanzo mantenendo la sinistra e sfruttando l’area ampia che permette di rimanere lontani dalla carreggiata principale. Giunti allo slargo stradale un cartello indica il punto più sicuro per attraversare la strada trafficata per imboccare nuovamente la viabilità secondaria.
Scesi verso la zona rurale ad Est dell’abitato di Cafasse si seguirà il Fiume Stura di Lanzo per alcuni chilometri lungo strade rurali e sentieri pressoché pianeggianti. Superato il centro sportivo di Cafasse, su strade secondarie asfaltate si raggiunge il centro abitato e si prosegue in direzione nord fino alla piazza centrale dove si svolta a sinistra per risalire a Monasterolo. Attenzione all’attraversamento della SP1 regolamentato dal semaforo. Raggiunta la zona pianeggiante del “Funghetto”, imboccare a sinistra una strada che diviene immediatamente sterrata e si addentra nel bosco. La sterrata, a tratti impegnativa per il fondo irregolare ma senza troppa fatica, condurrà al confine con il Comune di Fiano. Attraversata la strada asfaltata, il percorso riprenderà su sentiero con una breve ma impegnativa discesa da affrontare preferibilmente con bici a mano. Nel bosco, incontrando alcuni piccoli guadi naturali, si prosegue senza difficoltà. Si incontrerà poi una ripida salita (possibile portage).
Una strada rurale condurrà poi con una divertente discesa verso la cappella di San Rocco di Fiano. Svoltare a destra sulla strada asfaltata e imboccare il primo sentiero segnalato a destra. Il bosco finisce in corrispondenza di uno stabilimento produttivo e si proseguirà lungo la provinciale SP181 per un km in direzione sud ovest verso La Cassa (attenzione ai veicoli).
Svoltare a destra per raggiungere la cappella di San Biagio, nel territorio di Varisella, risalire lungo l’ampio sentiero (lungo il tratto un segnale indica la deviazione pedonale verso l’area dei resti archeologici dell’antico Castello di Baratonia). In cima al sentiero svoltare a destra sulla strada bianca che conduce alla borgata di Baratonia. Dal piazzale un cartello indica la direzione per scendere verso il torrente Ceronda. Attraversare sul ponticello metallico e riprendere le strade rurali tra i boschi, sempre seguendo le indicazioni, per ritrovarsi nel centro abitato di Varisella. Lungo la viabilità ordinaria risalire fino alla zona Filliè. Affianco all’area attrezzata per camper si estende una strada sterrata (precedenza ai pedoni e agli abitanti delle borgate) che conduce prima a Moncolombone e poi, dopo un tratto in bosco, alla borgata Ramai.
Attenzione alla discesa verso il ponticello sul piccolo orrido del rio Creus. Attraversata la borgata Ramai, si scende lungo la viabilità ordinaria e si prosegue per circa 3 km fino a Vallo Torinese. Un cartello indica la svolta a sinistra nel centro abitato e poco dopo, nuovamente a sinistra inizia la salita verso la cappella di San Rocco. Superata, si percorrono le strade rocciose che si affacciano come un balcone verso la pianura con un panorama affascinante che a tratti accompagnerà il rientro di questo primo anello. La successiva discesa conduce a Monasterolo.
Attraversato l’abitato si svolta a sinistra sull’antica strada di Lanzo lungo la quale è ben segnalata la salita verso la Ca’ Bianca dove è stata installata una Big Bench. Un luogo dal panorama mozzafiato nelle giornate più limpide. Rientrati dalla deviazione, riprendere la strada antica di Lanzo che condurrà nuovamente al Ponte del Diavolo concludendo la tappa.
Note tecniche:
Punto di partenza: Lanzo Torinese (464 m slm) o qualsiasi altro punto lungo l’anello
Punto di arrivo: Lanzo Torinese. Percorso anulare da affrontare in senso orario
Difficoltà: Cross Country
Sviluppo: 37,4 km
Dislivello: 1.014 m (di salita e conseguente discesa)
Ristorazione/bar: in tutti i centri abitati
Strutture ricettive/pernottamento: Lanzo, Vallo, Fiano. Contattare in anticipo.
TAPPA 2 - Tratto Valli Ceronda e Casternone
Partendo dalla cappella di San Biagio la tappa si distacca dal primo tratto ad anello e si configura come percorso di collegamento andata e ritorno verso l’anello del Colle del Lys.
Dalla cappella di San Biagio imboccare il sentiero ampio 041B che risale nel bosco e poi ridiscende sulla SP181. Svoltare a sinistra e seguire la strada fino ad un’ampia curva a metà della quale si imbocca la strada sterrata verso le zone basse di La Cassa. Si prosegue nell’area rurale protetta del Parco La Mandria per alcuni chilometri seguendo le indicazioni. Raggiunto il piazzale del cimitero di La Cassa la segnaletica guida nuovamente su tratti sterrati che conducono all’area sportiva di La Cassa (sede del Team La Cicloteca) con il bike park attrezzato.
Attraversare la SP8dir e proseguire su strade secondarie nella zona rurale di Regione Pralungo tra cascine e maneggi. Scendere a destra al pilone votivo e proseguire con attenzione ai segnali su strade sterrate e ampi sentieri tra i campi. Risalire nel bosco (possibile breve tratto di portage) raggiungendo il territorio di Givoletto.
La strada rurale degli Anterei condurrà fino alla SP181 da seguire a sinistra per breve tratto e svoltare a destra presso Rivasacco. Procedere verso Givoletto. Attraversare il centro abitato di Givoletto seguendo la segnaletica dedicata ACM fino ad imboccare la strada sterrata verso Val della Torre. Circa a metà tratto aggirare la cappella di San Valeriano e nella zona retrostante (cartello) imboccare il sentiero che porta alla borgata Moschette. Brevi tratti tecnici lungo il sentiero.
Da Moschette svoltare a destra dove riprende una viabilità rurale di facile percorrenza (tratti anche asfaltati) che condurrà presso la chiesa di Val della Torre. Mantenendo la direzione Nord-Ovest e con attenzione alla segnaletica ACM ad ogni incrocio, attraversare l’abitato di Val della Torre fino alla borgata Ciaine. La tappa si conclude all’ingresso della borgata dove si potrà scegliere se rientrare o per i più esperti ed allenati intraprendere l’anello del Colle del Lys di livello All Mountain/Enduro (vedere descrizione tappa).
Il rientro ripercorre a ritroso il percorso descritto. Per i più esperti ed allenati è possibile intraprendere la variante del Monte Baron che parte dalla chiesa di Val della Torre (vedere descrizione tappa).
Note tecniche:
Punto di partenza: Varisella San Biagio (420 m slm) o qualsiasi altro punto lungo la tratta
Punto di arrivo: Val della Torre fraz. Ciaine. Percorso andata e ritorno
Difficoltà: Cross Country
Sviluppo: 18,10 km
Dislivello: 604 m (di salita in andata) + 180 m (di salita in ritorno)
Ristorazione/bar: in tutti i centri abitati
Strutture ricettive/pernottamento: La Cassa, Givoletto, Val della Torre. Contattare in anticipo.
VARIANTE 1 - Tratto Monte Baron
Il tratto costituisce la variante al percorso di rientro della Tappa 2. Di livello Cross Country/All Mountain, richiede allenamento e capacità tecniche idonee, consigliata attrezzatura apposita per le discese impegnative e il rischio di caduta.
Il tratto di variante inizia dalla chiesa di Val della Torre, dove i cartelli appositi indicano la svolta in salita lungo la strada verso il Monte Baron. Dopo poche decine di metri, superate le ultime case la strada diviene dapprima sterrata e poi mulattiera. Seguire le indicazioni proseguendo nella salita inizialmente ripida a tornanti fino a divenire un lungo mezza costa molto panoramico sul versante Sud del Monte Baron.
Gradualmente, con attenzione ai tratti esposti a cadute, si raggiunge la prossimità della cima. Al bivio con il sentiero pedonale che conduce in vetta proseguire a destra aggirando il crinale e portandosi sul versante boschivo esposto a Nord. Sempre a mezza costa inizia la discesa che, poco dopo l’altra deviazione pedonale per la cima, diviene impegnativa e tecnica. Prestando attenzione alle condizioni del fondo, e dando precedenza ai pedoni, si scende rapidamente con alcuni tornanti verso le borgate alte di Givoletto. Nei pressi della vasca di accumulo acqua per l’antincendio si riprende su carrareccia e in breve si raggiunge la viabilità comunale che conduce al centro abitato principale dove si incontra nuovamente il tracciato della Tappa 2.
Come proposta alternativa di fruizione è possibile considerare il rientro a Val della Torre chiudendo un piccolo anello decisamente interessante come percorso di giornata.
Note tecniche:
Punto di partenza: Val della Torre chiesa parrocchiale (507 m slm)
Punto di arrivo: percorso solo andata, con eventuale rientro ad anello su percorso Tappa 2
Difficoltà: Cross Country/All Mountain
Sviluppo: 5,90 km
Dislivello: 283 m (in salita)
Ristorazione/bar: nei centri abitati principali.
Strutture ricettive/pernottamento: Val della Torre e Givoletto. Contattare in anticipo.
TAPPA 3 - Tratto Colle del Lys
Il percorso di questa tratta è anulare e può essere intrapreso da qualsiasi punto di accesso. La percorrenza è obbligatoriamente in senso orario poiché alcuni tratti di salita o discesa non sono percorribili in senso opposto.
In ragione delle caratteristiche del territorio sul quale si estende, delle pendenze, del fondo dei tracciati e dell’esposizione alla caduta di alcuni passaggi, questa tappa può essere affrontata solo da bikers esperti e ben allenati, con idonea attrezzatura per il livello All Mountain/Enduro. Prima di affrontare il percorso è opportuno valutare le condizioni stagionali e meteorologiche.
Per continuità con la Tappa n. 2 la descrizione inizia dalla borgata Ciane di Val della Torre. Dall’ingresso della borgata la segnaletica ACM (in nero) invita a percorrere il sentiero che costeggia il torrente Casternone, attraversato il ponticello si prosegue a sinistra tra boschi e prati verso la borgata Lucco. Si risale verso Borgata Savarino lungo la strada asfaltata e si svolta a destra per intraprendere la strada verso Madonna della Bassa (evitare l’indicazione a sinistra che porta su sentiero non ciclabile). Attraversata una piccola borgata rurale si prosegue sulla carrareccia per alcuni chilometri di salita fino a Pian Muffito dove si imbocca la mulattiera verso il santuario. Questo tratto risulta piuttosto impervio e richiederà tratti di portage fino al colle.
Giunti al piazzale del santuario svoltare a sinistra lungo la carrareccia verso Bassa della Val. Una scultura in pietra e la segnaletica indicano la svolta a sinistra sul Sentiero degli Alpini. Il percorso, molto tecnico e in alcuni tratti esposto alla caduta, prosegue fino alle borgate alte di Rubiana offrendo scorci panoramici molto suggestivi. Presso Mollar Fornero si conclude il sentiero e si imbocca la strada del Colle del Lys SP197, in discesa direzione Rubiana, ma dopo pochi metri, alla prima strada, si svolta a destra. La strada prosegue a mezza costa, supera alcune borgate e si conclude alla frazione Suppo.
Lungo la viabilità interna (precedenza ai pedoni) si attraversa la borgata e presso la fontana la segnaletica indica dove proseguire. Il sentiero condurrà nella faggeta dove prosegue con un lungo mezza costa in salita, molto tecnico, a tratti esposto a cadute e soggetto a copertura di foglie. Con la massima attenzione e alcuni tratti di portage si raggiunge il Colle della Fray. Su ampia strada sterrata si raggiunge il piazzale del Colle del Lys. All’estremità Nord dello stesso è ben visibile l’ingresso della carrareccia che si addentra nel parco omonimo. Lungo la sterrata si incontrano alcune deviazioni escursionistiche. Intraprendere la salita, segnaletica ben visibile a destra, su mulattiera ampia che conduce al Colle Portia. La salita è piuttosto impegnativa ma non molto lunga e la meta è decisamente appagante. Superato il bivacco, prepararsi in anticipo con la dovuta attrezzatura di protezione e predisporsi per affrontare una lunga discesa tecnica su mulattiera che ripagherà però dei precedenti sforzi.
Nessuna deviazione, ne altre situazioni potranno distrarre dell’impegno nella guida, durante le eventuali pause di riposo è possibile godere di uno splendido panorama aperto verso la pianura. La discesa si conclude con i tratti più tecnici per la presenza di rocce a volte sconnesse in brevi tratti. Alla biforcazione del sentiero n. 002 che si sta percorrendo con il n. 010 mantenere la sinistra (discesa). Sempre molto tecnico. Dopo poche decine di metri attenzione alla stretta svolta a destra sul sentiero n. 002b (cartello) dove la mulattiera conduce in breve su strade semplici concludendo la fatica tecnica affrontata. Dalle Case Pian Balourd si discende in breve a Ciaine dove si conclude la tappa.
Note tecniche:
Punto di partenza: Val della Torre fraz. Ciaine (673 m) o qualsiasi altro punto lungo la tratta
Punto di arrivo: Val Della Torre fraz. Ciaine. Percorso anulare da affrontare in senso orario
Difficoltà: All Mountain/Enduro
Sviluppo: 26,30 km
Dislivello: 1.582 m (in salita e conseguente discesa)
Ristorazione/bar: Colle del Lys oppure scendendo ai centri abitati principali.
Strutture ricettive/pernottamento: Colle del Lys, Val della Torre borgata Savarino oppure scendendo ai centri abitati di Val della Torre e Rubiana (fuori tragitto). Contattare in anticipo.
VARIANTE 2 - Tratto Madonna della Bassa
Il tratto costituisce la variante alla Tappa n. 3 Anello del Colle del Lys. Infatti questo tracciato permette di ridurre il percorso complessivo dell’anello per chi non intende affrontarlo per intero. Dal Colle del Lys o dal santuario di Madonna della Bassa è infatti possibile chiudere un anello parziale concedendosi una tratta decisamente facile in alternativa ai percorsi impegnativi della Tappa n.3.
Possibilità 1. Saliti da Val della Torre si chiude direttamente sul Colle del Lys per discendere nuovamente a Val della Torre dal Colle Portia.
Possibilità 2. Dal Colle del Lys si raggiunge il santuario e poi il Sentiero degli Alpini, borgata Suppo e rientro dal Colle della Fray.
Descrivendolo come percorso singolo dal Colle del Lys, percorrere la strada provinciale SP197 discendendo verso Rubiana per 2 km prestando attenzione alla svolta a sinistra verso Santuario Madonna della Bassa poco prima della borgata Mollar Fornero.
La strada prosegue a tratti asfaltata o sterrata, con fondo in perfette condizioni, mantenendosi a mezza costa e alternando brevi salite o discese fino a raggiungere il santuario. Il tracciato prosegue in realtà fino a Bassa della Val. Lungo il tratto sono presenti aree di sosta dove godere dell’ampio panorama verso l’imbocco della Valle di Susa, la Sacra di San Michele e i Laghi di Avigliana. Il ritorno coincide con il percorso di andata.
Oltre a prestare attenzione al traffico veicolare nei 2 km su SP197 non si rilevano situazioni particolari e il percorso risulta adatto al livello Turistico. Si tenga comunque in considerazione la dovuta attenzione al contesto montano, alle condizioni stagionali e meteorologiche.
Note tecniche:
Punto di partenza: Colle del Lys (1.305 m slm)
Punto di arrivo: Santuario Madonna della Bassa. Percorso andata e ritorno.
Difficoltà: Turistico
Sviluppo: 5,80 km (+5,80 km ritorno)
Dislivello: 180 m (in salita andata) + 335 (in salita ritorno)
Ristorazione/bar: al Colle del Lys.
Strutture ricettive/pernottamento: al Colle del Lys. Contattare in anticipo.