Il Santuario di Sant’ Ignazio è il più grande e il più noto delle Valli di Lanzo grazie alla sua posizione spettacolare sul Monte Bastia: che si giunga dalla pianura o dal fondo valle, il Santuario appare svettante da lontano, arroccato alla rupe sulla quale è stato costruito, dalla quale si può godere si una vista mozzafiato.
Il Santuario, ancor oggi meta di ritiri ed esercizi spirituali, nacque dalla religiosità popolare ma fu ben presto prediletto soprattutto dall’ alto clero e dalla borghesia torinese.
La cappella originaria risale al 1629 e la sua fondazione è legata alla fama che Sant ’Ignazio da Loyola, fondatore dei gesuiti, acquistò nel territorio delle Valli di Lanzo.
Nel 1727 i Gesuiti sostituirono la cappella con una chiesa più grande, in grado di contenere il sempre crescente numero di devoti.
L’attribuzione del progetto attuale non è ben chiara: si ipotizza che Giacomo Fontana, architetto e capomastro che aveva lavorato per i Gesuiti a Cuneo, abbia fornito i disegni, mentre per quanto riguarda l’altare maggiore si pensa abbia partecipato Bernardo Antonio Vittone.
La struttura si presenta con una pianta centrale a croce; la facciata, elegante nella sua semplicità, è stata recentemente restaurata: notevoli il portale, su cui è scolpito lo stemma dei Gesuiti, e il sovrastante affresco raffigurante il miracolo dell’apparizione di Sant’ Ignazio.
La macchina processionale, complesso di statue lignee raffigurante l’apparizione di Sant’ Ignazio e in origine posta proprio sulla sommità del Monte Bastia, fuoriesce per alcuni metri dal pavimento: nel 1967, per lasciare maggior spazio all’altare, tale porzione di roccia fu trasferita nella parte posteriore della chiesa, ma così facendo venne meno l’effetto scenografico voluto dai progettisti, secondo i quali la luce delle finestre laterali doveva illuminare la statua.