Insieme con il suo parco, che un tempo abbracciava tutta la collina a monte del paese e che ancor oggi costituisce un ombreggiato percorso che può essere effettuato a piedi, la Villa Franchetti costituisce la dimora più sontuosa di Viù.
Di proprietà privata e quindi aperta al pubblico solo in occasione di particolari eventi, la Villa è la più significativa costruzione edificata nel periodo di maggior splendore della villeggiatura estiva in valle.
Fu edificata nel 1861 dal Barone Raimondo Franchetti, che vi soggiornò a lungo con la moglie Sara Luisa Rothschild.
Ideata secondo il modello degli chalet svizzeri, la costruzione è caratterizzata da un tetto a lunghi spioventi, una balconata lignea e un doppio scalone di accesso al parco.
La Villa è stata da poco restaurata nel pieno rispetto delle forme e decorazioni originarie.
Il parco ospita la collezione di comunale di scultura contemporanea.
Nel 2007 sono state commissionate sette stele di marmo ad altrettanti artisti italiani: Mario Gallina, Gianni Busso, Gabriele Garbolino Ru, Daniele Miola, Firenze Poggi, Vito Quagliotti e Christian Zucconi.
Villa Franchetti
