Balangero

Il territorio - Comune di Balangero

Balangero

Il territorio di Balangero (m. 440) si estende fra la riva sinistra del torrente Stura, il Monte Giovetto e il Bric Forcola, che fa da spartiacque con i comuni di Corio e Coassolo. Dal punto di vista morfologico è diviso in due zone ben distinte, una pianeggiante e una pedemontana; quest'ultima è particolarmente ricca dal punto di vista mineralogico. Non si è certi dell'origine del nome Balangero: alcuni studiosi ipotizzano che derivi da Balantum Geruli o da Berengario II, Marchese d'Ivrea e in seguito re d'Italia, che vi pose un accampamento militare (Castrum Berengarii) citato nei documenti del 1151. Il territorio di Balangero era originariamente abitato da tribù di stirpe celtica; tuttavia le testimonianze, ora custodite nel Museo di antichità Greco - Romane di Torino e provenienti dal sepolcreto rinvenuto nella Regione Murassi, mostrano i segni dell'influenza romana, come anche la lapide in pietra murata nella scala d'accesso della chiesa parrocchiale. Durante l'epoca romana il territorio di Balangero era accorpato al Municipio di Germagnano, smantellato nel Medio Evo ad opera dei Longobardi. Per volontà del loro già citato re Berengario II d'Ivrea si costruì il castello, quale centro militare contro le invasioni degli Ungari.

Sito ufficiale