Balme è il più alto comune delle valli di Lanzo, ultimo della valle d’Ala, culla dell'alpinismo piemontese e storico luogo di villeggiatura.
Centro minerario già nel XIII secolo, tanto da attrarre l'immigrazione di famiglie di minatori dal bergamasco e dalla Val Sesia, Balme, come comune autonomo, nasce nel 1610.
Sovrastato dagli imponenti massicci della Ciamarella e della Bessanese, Balme offre ai visitatori una ricca serie di percorsi estivi di trekking tra natura e cultura, la possibilità di confrontarsi con l'arrampicata su roccia e, d'inverno, su cascate di ghiaccio, un magnifico tracciato per lo sci di fondo, svariati percorsi di sci alpinismo e un'ottima scelta tra numerose ascensioni alpinistiche più impegnative.
Non a caso Balme è conosciuta per essere il paese delle guide alpine: spicca su tutte la figura del balmese Antonio Castagneri, detto "Toni dei Tuni", ricordato per le sue quarantasei prime ascensioni e scomparso nel 1890 su un ghiacciaio del Monte Bianco.
Per chi ama invece la semplice contemplazione della natura, Balme regala l'occasione di trovarsi a tu per tu con animali selvatici, con fioriture spettacolari, con fitti boschi di larici e pascoli. Una suggestione continua di sfumature che si alternano tra loro, rendendo meravigliosa e unica allo sguardo ogni stagione.
Balme è noto anche come “paese dell’acqua”, non solo per i laghi alpini e ai numerosi corsi d’acqua, ma anche perché dal 1922 le acque del Pian della Mussa alimentano l’acquedotto di Torino.