Il territorio di Corio (m. 625), ai confini tra le Valli di Lanzo e l'Alto Canavese, domina l'alta Valle Malone. Allargato a ventaglio ai piedi dei monti Soglio, Angiolino ed Uja, questo territorio consta di un capoluogo e numerose frazioni dai caratteristici muri in pietra a secco, tetti in lose.
Vi sono ipotesi più o meno accreditate sull'origine del nome quali: curia (che significherebbe corte od aia, quale nucleo di un agglomerato piu' grande), corigo (per la disposizione a forma cuore delle borgate), o da cor (radice indoeuropea che vorrebbe indicare roccia od altezza). Si può presumere da alcuni toponimi che Corio fosse già abitata prima della colonizzazione romana. I reperti, ora conservati nel Museo di Ivrea e la struttura urbanistica, mostrano la presenza di popolazioni romane in loco. Il primo documento di Corio risale al secolo XI, anno di fondazione del Monastero di suore benedettine a Busano. Corio insieme a Rocca Canavese, a cui le vicende storiche la legarono per molto tempo, fu governato da più signori, dai Conti del Canavese, dai Valperga, dai Marchesi del Monferrato, dai Castellamonte, dai Biandrate, dai principi d'Acaja e da Casa Savoia e rimanendo sotto il dominio di quest'ultima Corio subì le vicissitudini del Piemonte e della Dinastia Sabauda.