Ponte del Diavolo

Ponte del Diavolo

E’ il simbolo di Lanzo Torinese e delle stesse Valli, situato all’interno della Riserva Naturale Ponte del Diavolo.
In passato questo ponte era il passaggio obbligato per chiunque dalle Valli volesse recarsi sia a Lanzo sia verso la pianura.
La tradizione lo volle costruito dai Romani, perché un’opera di tale importanza non poteva essere che il frutto della capacità tecnica costruttiva di quella civiltà.
In effetti il ponte risale al 1378: per pagarne le spese di costruzione venne imposto per un decennio un pedaggio sul vino.
Le maestranze che edificarono il ponte sono locali, come lo stesso progettista.
L’ importanza del ponte è legata ai pedaggi che i lanzesi riscuotevano su tutto quanto (uomini, animali, merci) transitava, essendo l’unica via di passaggio tra le Valli e la pianura.
Per questo motivo la popolazione delle Valli soprannominò i lanzesi peilacrist, “pelacristi”.
Dal punto di vista tecnico, il ponte presenta un arco a volta ribassata o a schiena d’asino.
Le spalle del ponte sono esaltate ma nel complesso non conferiscono un aspetto appariscente alla costruzione: queste hanno permesso di gettare un arco ancora più modesto per collegare le sponde della Stura.
L’ arco ( in realtà un porta) che si trova sopra al ponte venne fatto costruire nel 1654, quando si venne a sapere di alcuni casi sospetti di peste in pianura; ad esso erano fissate due porte di legno che venivano chiuse ogni qual volta si temeva il contagio.
Ad esso sono legate numerose leggende: la più nota narra di un patto tra i lanzesi e il Diavolo che si era offerto di costruire il ponte, a condizione che la prima anima che fosse transitata su di esso sarebbe stata sua.
I lanzesi accettarono il patto ma ingannarono il Diavolo, facendo transitare un cagnolino per primo sul ponte.
La prova dell’ origine diabolica del ponte si trova nell’ impronta dello zoccolo del diavolo, rimasta impressa su una pietra all’ inizio del ponte.