Ala di Stura

Il territorio - Comune di Ala di Stura

Ala di Stura

Ala di Stura è un suggestivo centro della Val d’Ala, immerso in verdi prati e ricchi boschi, con caratteristici punti panoramici, come quello che si incontra arrivando dal fondo valle dove si possono ammirare le montagne della Bessanese, dell’Uja di Mondrone e del Monte Rosso. La derivazione del suo nome deriva dal celtico "all" -alto- si pensa infatti che i primi insediamenti furono pastori nomadi di origine celtico-ligure che pascolavano le loro mandrie in questa zona. Di Ala di Stura si inizia a parlare nel 1267 quando il Marchese di Monferrato diede in concessione tutte le miniere ai fratelli Barizelo di Gerola. Da qui in poi la storia di Ala seguì le vicende della Castellania di Lanzo: del feudo dei Savoia, a testimonianza si può ammirare la Casa della Dogana, del 1400, dove sono stati restaurati gli ”stemmi” e i “fregi” dei Savoia. Ala di Stura è nota come il "Paese delle Meridiane" e degli "Affreschi"” tra il capoluogo e frazioni circostanti si conta una alta concentrazione di Affreschi e Meridiane d’Italia, addirittura d'Europa, circa 76 quadranti solari, molti orologi solari costruiti nella seconda metà dell’Ottocento, insieme ad Affreschi e incisioni rupestri, opera di artisti per lo più anonimi, tra il XVI ed il XVII secolo. Tra di loro spicca Giovanni Oldrado Perini, monaco dell'Abbazia di Novalesa in stile prettamente gotico,la cui opera esistente rappresenta una Madonna con Bambino, San Maurizio e la Santissima Trinità (1577) collocata su una parete di una casa privata in frazione Villar. La Chiesa SS. Nicolao e Grato, edificata tra la fine del secolo XVI e l'inizio del secolo XVII, purtroppo non esiste più, ma conserva il campanile in stile gotico-lombardo; sul suo sito sorge l'attuale che è dedicata ai SS.Nicolao e Grato ampliata tra il 1727 e 1730. Al suo interno è conservata la preziosa icona che raffigura i Santi a cui è dedicata attorno alla Madonna che allatta il Bambino. Il Santuario di Nostra Signora di Lourdes sorge a pochi metri dalla strada provinciale, immerso in un fitto bosco di conifere che richiama alla memoria la famosa grotta francese eretto nel 1912 dopo una guarigione miracolosa. La Cappella di San Giuseppe oggi raggiungibile dalla strada pedonale che costeggia la costruzione del Grand'Hotel Ala di Stura ha pianta rettangolare e la struttura portante è in muratura di pietra intonacata. La copertura presenta orditure in legno e lastre di pietra, le "lose". Suggestiva e particolare risulta essere la festa tradizionale del paese che avviene nei giorni di ferragosto.

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