Rubiana è stata frequentata in epoca romana come luogo di transito commerciale. Ma il nome di Rubiana è citato per la prima volta in epoca medievale nell'elenco dei beni patrimoniali attribuiti all'Abbazia di San Giusto di Susa, fondata nel 1029 da parte del marchese Olderico Manfredi e di Alarico, vescovo di Asti. Nel 1414 Rubiana dipenderà dal potere dei monaci di Susa fino alla soppressione dell’Abbazia, avvenuta nel 1786.
La storia del paese procede senza episodi degni di nota fino alla seconda guerra mondiale, quando quella zona si distingue per la lotta antifascista: 33 partigiani cadono in uno scontro a fuoco. Presso il Colle del Lys è stato costruito un monumento alla memoria ed un centro di documentazione storica sulla Resistenza, punto di riferimento per tutta la zona occidentale di Torino.
Al pittore Francesco Tabusso (1930-2012) è stata conferita la cittadinanza onoraria perché Rubiana è sempre stata per lui il suo rifugio prediletto, il luogo ideale per coltivare i suoi interessi naturalistici, tutti elementi che hanno accompagnato la sua pittura.
A seguito degli eventi bellici, la sua famiglia si trasferisce a Rubiana, nella villa acquistata dal nonno, dove si trova tra l'altro coinvolta in episodi di lotta partigiana.
Qui inizia prima a disegnare e poi a dipingere sviluppando quel suo stile personalissimo ispirandosi al paesaggio di Rubiana, alla sua gente, alla sua natura.
Lascia alla cittadinanza gli affreschi del Pilone di San Giovanni e dell'intero abside del Santuario delle Madonna della Bassa. Ma soprattutto è ideatore, coinvolgendo altri nove autorevoli artisti, di “Fiabe e Boschi”, un itinerario artistico all'aperto, un progetto culturale per avvicinare i ragazzi alla conoscenza ed all'esercizio delle arti grafiche, al fine di far conoscere ed apprezzare la pittura in una sorta di Pinacoteca, diffusa sul territorio, in cui ritrovare visioni e sensazioni straordinarie del nostro paese.