Usseglio

Il territorio - Comune di Usseglio
13/09/2020

L’occhio come mestiere. Mostra fotografica antologica di Enzo Isaia

Museo Civico Alpino Arnaldo Tazzetti
L’esposizione, a cura di Enzo Isaia, raccoglie una trentina di scatti fotografici da lui realizzati in contesti e periodi differenti che ripercorrono la storia di un artista eclettico, impegnato a sperimentare svariate tecniche senza mai perdere quel gusto della sorpresa e dell’incanto che contraddistingue l’occhio del vero fotografo. Le immagini, suddivise in sedici sezioni, sono esposte con due stampe e dieci file a monitor per ciascuna sezione, e sono in massima parte estrapolate da ricerche più ampie, che mostrano un’attenzione minuziosa al minimo dettaglio. Orari: dal 2 agosto al 13 settembre, tutti i giorni dalle 10.00-12.00/15.00-18.00; dal 24 agosto il sabato e la domenica.

Usseglio

Salendo, dopo Lemie, si raggiunge Usseglio (m. 1265), ultimo comune della Valle di Viù. Adagiato in un'ampia conca verdeggiante solcata dalla Stura e circondata da imponenti rilievi montuosi. Usseglio, anticamente chiamato Uscelli, viene citato in documenti medievali come Uxeillo o Uxellis, termine di origine celtica, nel significato di monte alto. Un'altra ipotesi identifica Usseglio con Ocelum, località indicata dagli storici romani come località di confine con la Gallia Cisalpina. Testimonianza della presenza romana sono i diversi reperti rinvenuti nella zona e la collocazione in posizione strategica dell'agglomerato lungo strada che, attraverso i passi alpini dell'Autaret e dell'Arnas, consentiva di raggiungere le Gallia. Nel secolo XII questo territorio fece parte dei domini del vescovo di Torino, che nel 1168 lo concesse in enfiteusi all'abbazia di San Giacomo di Stura. Nel 1266 il feudo passò ai Visconti di Baratonia. La storia di Usseglio seguì le sorti della Castellania di Lanzo e vide l'alternarsi della giurisdizione di una serie di famiglie quali i Provana, gli Arcour e i Gastaldo. All'inizio del secolo XX divenne un'importante centro di villeggiatura della nobiltà torinese. Figura di rilievo è quella del conte Luigi Cibrario (1802-1870) che venne nominato Senatore del Regno d'Italia nel 1848 e che ricoprì elevate cariche pubbliche.

Sito ufficiale

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