Ghicet di Sea – Tour Uja Mondrone

Ghicet di Sea Mondrone - profilo

Entusiasmante percorso che aggira l’Uja di Mondone proponendo un susseguirsi di diversi ambienti alpestri: dai dolci pascoli situati poco sopra il rifugio Ciriè, al versante selvaggio ed ombroso tra pietraie e nevai del vallone di Sea, al vallone dell’Ometto e successivi boschi per riguadagnare il fondovalle. Suggerito poter disporre di due automezzi.

Indicazioni

Periodo consigliato
Metà giugno - ottobre.
Luogo di partenza
Rifugio Città di Ciriè (1845 m)
Dislivello
+ 1245 metri; - 1745 metri
Difficoltà
E/EE
Tempo di percorrenza
ore 7.30
Segnavia
226, 310, 309, 233, GTA

Consigliato per

  • Escursionisti

Accesso

Seguire la strada provinciale SP1 oltre l’abitato di Balme fino al fondo del Pian della Mussa (6 km ca) e lasciare l’auto in prossimità della partenza del sentiero per il Rifugio Gastaldi (ai piedi del Rifugio Città di Ciriè).

Itinerario

Prendere il sentiero che parte in prossimità del piazzale del rifugio, in breve si entra in un  valloncello e con percorso ripido si sbuca al Pian Ciamarella. Costeggiare il rio e, dopo aver superato alcuni dossi erbosi, si entra in vista dell’Alpe del Pian Ciamarella. Raggiunto l’alpeggio attraversare il rio sulla dx e risalirlo fino a passare sulla dx di grande masso in fondo al pianoro. Ci si addentra in un valloncello delimitato a dx da una pietraia e quindi tenendo la sx per via del ripido sentiero si guadagnano dei terrazzini erbosi. Attraversare verso dx un ultimo ripido pendio erboso e raggiungere la depressione del Ghicet.

La discesa avviene lungo lo stesso itinerario.

Altrimenti, solamente in caso di ottima visibilità, volendo compiere il Tour dell’Uja di Mondrone, ci si affaccia sul versante del Vallone di Sea e si scende dapprima un pendio più largo ed aperto e quindi verso dx si attraverso un ripido canale di ghiaione fino ad imboccare una cengia vertiginosa. Seguire la cengia, che va via vi a stringendosi, in discesa attraversando altri canaloni di ghiaioni fino a sbucare in una serie di pendii composti da pietraie alle pendici della Punta Rossa di Sea e quindi dell’Uja di Mondrone. La cengia delimita la vegetazione sul versante della montagna: sotto c’è erba corta ma abbastanza verdeggiante sopra è quasi inesistente; inoltre è caratterizzata da incisioni rupestri risalenti a fine ‘800! Si procede quasi in piano tagliando le pietraie per raggiungere in successione 3 pianori caratterizzati da grossi macigni. Dopo aver attraversato l’ultimo svoltare a sx e puntare all’evidente intaglio del Passo dell’Ometto risalendo il ripido pendio. Raggiunto il passo, così nominato in seguito alla guglietta a lato, ci si affaccia su un valloncello che scende, dapprima per ripide serpentine, verso valle ai piedi della spettacolare parete N dell’Uja di Mondrone. Quindi procedendo verso sx si approda in una vasta zona pascoliva ai piedi della parete della Cima Leitosa.; ci si mantiene alla dx del Rio Maian fino a ricongiungersi con il percorso del Bivacco Molino.

Bibliografia

“Escursionismo per tutti” di Roberto Bergamino e Umbro Tessiore Ed. Arti Grafiche San Rocco; “72 Escursioni fra le Uje di Lanzo” di Sergio Marchisio Ed. L’Arciere.

Cartografia

Alte Valli di Lanzo – carta n° 17 L’Escursionista & Monti editori; Valli di Lanzo – carta dei sentieri 3 Val d’Ala e Val Grande.

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