Ginevrè

Ginevrè - profilo

Sito di arrampicata importante per la storia delle valli, passato di moda ma ultimamente recuperato ed attrezzato secondo i criteri/canoni moderni. Luogo di incontro tra il mondo dell’arrampicata su roccia e la natura, dove è possibile imbattersi in stambecchi oppure vedersi sorvolare dall’aquila reale e, da qualche anno a questa parte, dall’ancor più grande gipeto.

Indicazioni

Periodo consigliato
Maggio-ottobre.
Luogo di partenza
Balme, piazzale Camussot
Dislivello
da 6 a 55 m
Difficoltà
3a – 6b/7b
Tempo di percorrenza
20 min

Consigliato per

  • Alpinisti
  • Arrampicata
  • Sport estivi

Accesso

In punta a Balme, parcheggiare l’auto nel piazzale Camussot di fronte al Bar Tabacchi Nazionale.

Itinerario

Al fondo del piazzale, all’angolo del Camussot, in corrispondenza della fontana (unica possibilità di trovare acqua), imboccare il sentiero che risale i prati ed un boschetto. Ignorare tutti i bivi che si incontrano e procedere sempre verso monte fino a giungere all’estremità del boschetto al primo dei settori della falesia.

Il Ginevrè si presenta come un insieme di banchi di roccia di ottimo serpentino, collegati tra loro da  sentierini, cenge e terrazzini. L’esposizione in pieno sud del comprensorio ed il corto avvicinamento rende questa falesia frequentabile quasi tutto l’anno. Inoltre l’ambiente, selvaggio e grandioso dato dalle montagne circostanti, e la possibilità di trovarsi in mezzo agli stambecchi, offre al “climber” un’esperienza raramente vivibile in altre palestre.

Il comprensorio vede 5 settori completamente riattrezzati con fittoni e soste in acciaio inox resinati. In questi settori si trova terreno ideale dai principianti ai più esperti. Tolte poche vie, la maggior parte sono monotiri più o meno lunghi che presentano diverse tipologie di difficoltà: sottili fessure per le mani e aderenze per i piedi, piccoli strapiombi, partenza difficoltose con spaccata, placche lisce e piccoli tetti.

Dopo i massi di Balme, il Ginevrè è la continuazione ideale di un viaggio nel mondo della roccia di Balme che, per gradi, passando per  vie di tiri multipli, come Via Adriana sui torrioni del Ru, può terminare sulle vie classiche dell’Uja di Mondrone  o della Bessanese.

Cartografia

Alte Valli di Lanzo – carta n° 17 L’Escursionista & Monti editori; Valli di Lanzo – carta dei sentieri 3 Val d’Ala e Val Grande.

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