La conformazione e la posizione geografica delle Valli di Lanzo, come quasi tutte le valli del Piemonte occidentale, con fondovalle profondi e incassati e dislivelli considerevoli, rendono la pratica del trekking, ovvero delle gite di più giorni, riservato a persone dotate di un certo allenamento.
L’eccezione sono i Sentieri Balcone della Val Grande e della Val d’Ala che percorrono, senza particolari dislivelli, il fianco sinistro orografico delle rispettive valli, l’inconveniente in questo caso è la mancanza di strutture per il pernottamento che richiede quindi la discesa verso i paesi di fondovalle.
Il trekking “storico” che attraversa le Valli di Lanzo è la GTA (Grande Traversata delle Alpi) che, entrando in Val di Viù da Susa al Passo della Croce di Ferro m scende poi al Lago di Malciaussia e Usseglio per risalire al Col Paschiet e scendere a Balme, in Val d’Ala. Da li, raggiunta la frazione Molera, si sale fino al Col Trione per scendere l’omonimo vallone e raggiungere Migliere in Val Grande da dove, saliti al Colle della Crocetta 2641 m, si abbandonano le Valli di Lanzo e si entra in Valle Orco.
Negli ultimi anni ha destato molto interesse il Tour della Bessanese, splendido itinerario ad anello transfrontaliero che permette di compiere il giro intorno a una delle montagne simbolo delle Valli di Lanzo, la Bessanese appunto. Il pernottamento è previsto ai rifugi Gastaldi e Cibrario sul versante italiano e al Rifugio Averole sul versante francese. Questo trekking è adatto a escursionisti esperti e allenati.
Meno noto e frequentato vi è poi il Trekking 3 R (Tre Rifugi) che tocca le 3 strutture presenti in Valle Tesso (Baita S. Giacomo, Rifugio Salvin e Rifugio Peretti Griva che al momento è chiuso). Naturalmente le Valli di Lanzo si prestano invece alla realizzazione di trekking ideati dagli appassionati stessi, sfruttando le strutture presenti in quota, bivacchi e rifugi, oppure quelli di fondovalle o presenti nei borghi di media montagna. In questo caso non c’è limite alla fantasia e alla voglia di scoprire gli angoli più nascosti delle Valli di Lanzo da parte dei trekker più curiosi e intraprendenti.