Tappa finale che dalle Valli di Lanzo porta in Val di Susa. Percorso lungo ma non particolarmente impegnativo visto i lunghi tratti pianeggianti che servono ad aggirare le pendici del Monte Palon prima e del Rocciamelone dopo. Dal colle della Croce di Ferro in assenza di foschia si può ammirare Torino, la Valle di Susa in basso con i suoi contrasti e rumori e le montagne tra cui spicca il Monviso mentre più sulla destra si può vedere la Barre des Ecrins.
GTA: Malciaussia – Il Trucco
Indicazioni
Consigliato per
- Escursionisti esperti
Itinerario
Dal Posto Tappa costeggiare il lago seguendo la strada, oltrepassare le grange di Pietramorta e quindi attraversare l’immissario ed iniziare la salita lasciando sull a sx il Ricovero degli Alpini. Giunti vicino al Rio Croce di Ferro ignorare il sentiero (EPT 113) sulla sx che porta al Lago Nero e proseguire la salita lungo la comoda mulattiera a tratti lastricata. Poco oltre al Colle Croce di Ferro, già sul versante valsusino, si trova la Capanna Sociale Aurelio Ravetto, un ex-casermetta ristrutturata. Di qui si procede praticamente in piano ad aggirare le pendici del Monte Palon fino a che si giunge ad un bivio individuabile da un ometto: la traccia pianeggiante prosegue oltre al Passo della Capra e conduce al Rifugio Ca’ d’Asti da dove il giorno dopo si procede per la vetta del Rocciamelone, l’altra traccia scende per i pascoli e porta all’Alpe Arcella. Si segue la strada verso valle che, dopo aver attraversato l’impluvio, passa sotto il Rifugio La Riposa giungendo fino all’Alpe Costa Rossa. Abbandonare la strada e piegare a sx proseguendo su sentiero in direzione ovest entrando in un bosco di larici; Pervenuti nei pressi di Grangia Vottero (attenzione alle false tracce dovute al pascolare delle mucche!) piegare a sx e proseguire la discesa sempre per radure erbose e macchie di larici fino a raggiungere il Posto Tappa attraverso un prato finale.
In caso di tempo stabile vale la pena affrontare la salita in vetta al Rocciamelone, il santuario più alto d’Europa: l’alba in vetta è uno spettacolo indimenticabile. Il fondo valle si staglia 3000 metri più in basso offrendo prospettive inusuali per le Alpi. La vetta è caratterizzata da una statua della Madonna in bronzo alta 3 metri, realizzata nel 1899 ed inaugurata il 28 agosto di quell’anno, portata in vetta a spalle dagli alpini del battaglione “Susa” preventivamente divisa in otto pezzi.
La vetta è oggetto di pellegrinaggio fin dal lontano 1358. Si narra infatti che Bonifacio Rotario d’Asti, catturato dai Turchi, si affida alla Madonna, promettendo, qualora fosse tornato in patria, di dedicarle un simulacro sulla vetta della montagna più alta sul suolo natio. Assistito da alcuni portatori, raggiunge la vetta portando con sé un trittico bronzeo realizzato a Bruges, oggi custodito nel Museo Diocesano situato nella chiesa della Madonna del Ponte a Susa. La festa del Rocciamelone è il 5 agosto ogni estate in occasione della Madonna delle Nevi.
Bibliografia
“GTA – Grande Traversata delle Alpi” di I. Kürschner e D. Haas Ed. Rother.
Cartografia
Valli di Lanzo – carta sentieri 3 Val d’Ala e Val Grande; Alte Valli di Lanzo – carta n° 17 L’Escursionista & Monti editori.