Quest’anello riservato ad escursionisti esperti ed attrezzati, rappresenta una delle più remunerative possibilità di addentrarsi nei selvaggi gruppi Gura – Sea – Monfret senza superare difficoltà alpinistiche. Lungo il percorso si possono effettuare numerose osservazioni di tipo litologico e geomorfologico. In caso di emergenza, ci si può appoggiare al Bivacco Ferreri-Rivero ed al Bivacco Soardi-Fassero.
Itinerario da intraprendere con condizioni ottimali, partendo molto presto la mattina.
Indicazioni
Periodo consigliato
luglio - ottobre
Luogo di partenza
Forno Alpi Graie (1219 m)
Tempo di percorrenza
ore 8
Segnavia
EPT 315, 316 e 308
Consigliato per
- Alpinisti
- Escursionisti esperti
Accesso
Da Piazza Girardi di Forno Alpi Graie, dove si lascia l’auto, raggiungere il fondo del paese e superare il torrente Gura su di un ponte di cemento, oltre il quale una bacheca indica l’accesso al Rifugio Paolo Daviso.
Itinerario
Seguire il segnavia n°315 fino al Piano della Gura (Roua Piana) dove, superato il Rio Bramafam (passerella da fine giugno a metà settembre), si raggiunge il bivio con il segnavia n° 316. Seguire quest’ultimo superando una fascia di rocce attrezzate con catene e rimontare la ripida traccia tra gli ontani (cautela nel primo tratto) che conduce allo storico edificio del Bivacco Ferreri-Rivero. Continuare a sx della costruzione lungo dei segnavia attualmente poco visibili ma con traccia discreta, rimontando il filo della morena che fa da sponda sinistra idrografica al Rio Bramafam. Nei pressi di una zona pianeggiante, individuare a sx un masso con tacca di vernice bianco-rossa che indica un possibile punto di discesa sulla franosa sponda morenica del Rio Bramafam. Scendere con cautela per una decina di metri e riguadagnare la sponda opposta (neve a inizio stagione) portandosi per detriti fino alla base della parete rocciosa, dove s’individua un segnale di vernice (pericolo caduta sassi dopo forti piogge). Salire un canalino con facili passaggi di arrampicata di I° e guadagnare la stretta cengia obliqua con cavo di sicurezza, che si percorre fino al termine. Salire quindi con percorso suggestivo tra pareti rocciose e prati sospesi fino a un passaggio obbligato in uno stretto foro originato da una lastra appoggiata, dove si striscia trascinando lo zaino. Proseguire fino all’imbocco del vallone sospeso che scende dal Passo delle Lose, attraversare un nevaio e poggiare sulla sponda dx idrografica su roccette, e poi su blocchi accatastati fino al Passo delle Lose (2868 m). Scendere sul versante di Sea tra grandi massi, poi senza difficoltà nel bacino delle Lose per pascoli e rocce montonate, ricongiungendosi, poco sotto il Gias Piatou, al segnavia n° 308 per il vicino bivacco Fassero-Soardi (30 minuti), sentiero che seguito verso valle ci riporta a Forno Alpi Graie.
Bibliografia
“In cima – 70 vie normali nelle Valli di Lanzo” di M. Blatto, Blu Edizioni; “Guida dei Monti d’Italia – Alpi Graie Meridionali” di Berrutto e Fornelli, Ed. CAI-TCI.
Cartografia
Alte Valli di Lanzo – carta n° 17 L’Escursionista & Monti editori; Valli di Lanzo – carta dei sentieri 3 Val d’Ala e Val Grande