Delle Valli di Lanzo si ha già testimonianza storica al tempo dei Romani, che le frequentavano per il comodo passaggio che offrivano per raggiungere la Gallia: questo avveniva attraverso i valichi dell’ Autaret e di Arnas; ne sono testimonianza i ritrovamenti archeologici di Usseglio e di Balme (sepolcri, monete, manufatti per la casa).
I primi documenti in cui si fa però chiaramente cenno a Lanzo e alle sue Valli risalgono intorno all’anno Mille.
Nel 1305 l’usufrutto delle terre fu consegnato alla Marchesa Margherita di Savoia, la quale regnò sul territorio che si estendeva da Lanzo a Caselle.
La Marchesa lottò molto in favore del popolo ed emise speciali statuti per rendere più sicura la vita delle genti delle Valli, con particolare riguardo alle produzioni del territorio.
La lavorazione dei prodotti delle Valli fu agevolata dalle acque della Stura: nacquero fiorenti industrie come le fucine che lavoravano il ferro e il rame estratto dalle miniere della zona.
Queste attività restarono per secoli le più importanti, dando forma ad un sostanzioso benessere per le Valli, che rimasero legate a questo sfruttamento minerario; all’interno delle Valli avveniva il ciclo produttivo completo dei prodotti, i quali venivano esportati ed apprezzati per la loro notevole qualità di lavorazione.
Oggi sono ancora visibili le fucine, alcune ancora attive, come l’ “Ecomuseo dei Chiodaioli” di Mezzenile.
Quasi ogni paese era dotato di un mulino, strutture che ancora oggi sono presenti in modo massiccio sul territorio.
Il mercato di conseguenza assunse grande importanza quale luogo di ritrovo e scambio per tutti i valligiani: quello di Lanzo era il più grande delle Valli e nel 2019, ha compiuto 800 anni.
Durante il XVI secolo la peste dilagò sul territorio: proprio per questo motivo in questo periodo si manifestò un fervente spirito religioso e vennero edificati numerosi santuari, monasteri, chiese e piloni votivi, di cui tuttora ne abbiamo testimonianza.
Le Valli seguirono le sorti di tutto il resto del Piemonte, sotto la guida incostante dei Savoia: guerre, fame e carestie portarono disperazione e povertà.
Nel XVI° secolo si diede inizio alla ricostruzione delle tre Valli; furono nuovamente edificate case e strade continuamente distrutte dalla guerra o da eventi naturali.
Le Valli di Lanzo sono ricche di testimonianze storiche: è possibile ammirarne ogni aspetto attraverso le opere, le costruzioni, i luoghi di culto.
Sul territorio sono presenti numerosi musei dedicati alla vita quotidiana delle genti delle Valli, alla Storia Alpina, alla Resistenza Partigiana.